Caminito: un’avvincente storia del Commissario Ricciardi

Cinque anni possono cambiare un mondo. Una vita, tante vite. Il grande ritorno del commissario Ricciardi.

È il 1939, sono trascorsi cinque anni da quando l’esistenza di Ricciardi è stata improvvisamente sconvolta. E ora il vento d’odio che soffia sull’Europa rischia di spazzare via l’idea stessa di civiltà.

Sull’orlo dell’abisso, l’unico punto fermo è il delitto. Fra i cespugli di un boschetto vengono ritrovati i cadaveri di due giovani, stavano facendo l’amore e qualcuno li ha brutalmente uccisi. Le ragioni dell’omicidio appaiono subito oscure; dietro il crimine si affaccia il fantasma della politica.

Con l’aiuto del fidato Maione – in ansia per una questione di famiglia – Ricciardi dovrà a un tempo risolvere il caso e proteggere un caro amico che per amore della libertà rischia grosso. Intanto la figlia Marta cresce: ormai, per il commissario, è giunto il momento di scoprire se ha ereditato la sua dannazione, quella di vedere e sentire i morti.

«Il solo pensiero di una fine di Ricciardi ha messo in agitazione i fan» (Severino Colombo, Corriere della Sera).

La curiosità

Non mancano anche in questo libro i numerosi riferimenti al Cilento. Il Commissario Riccardi, infatti, nasce, nell’immaginario di De Giovanni, a Casaletto Spartano, più precisamente nella contrada Fortino.

La presentazione

Il libro è stato presentato il 28 novembre 2022 al Teatro Diana di Napoli con la partecipazione di Lino Guanciale. Musiche di Marco Zurzolo, Carlo Fimiani e Marco de Tilla; voce di Marianita Carfora; con la partecipazione di Elena Carbone; regia di Annamaria Russo.


Video di CorriereTV

La trama

“A volte basta seguire una strada per fare il giro completo del mondo. Ma quando si è tornati lì, al punto di partenza, ci si rende conto che in realtà è tutto cambiato perché siamo noi a essere cambiati: tutto ciò che abbiamo visto, ascoltato, toccato e in definitiva vissuto, ha irrimediabilmente ridipinto la nostra anima e i colori con cui siamo partiti rimangono solo un disperato e sbiadito ricordo. Sono passati cinque anni da quel fatidico giorno.

La patina color seppia che ricopriva la città nel 1934 ha lasciato il posto a un opprimente bianco e nero che non contempla alcuna sfumatura: siamo nel 1939.

Cinque anni in cui Ricciardi non ha mai smesso di camminare con le mani nelle tasche e lo sguardo rivolto verso quelli che per noi rappresentano vuoti, ma che per lui sono abissi. Cinque anni in cui la sua vita è stata stravolta e il mondo intorno a lui ha compiuto la sua definitiva trasformazione avviandosi verso un tragico epilogo. Cinque anni in cui ha cercato un appiglio tra i brandelli di un’esistenza polverizzata in un attimo, per trovare conforto, per ritrovare quelle poche certezze che lentamente aveva fatto sue e affrontare la sua condanna; per guardare avanti. Cinque anni. Con la strada sotto i piedi e una vita stretta in una mano che di guardarsi indietro non ne vuole sapere perché ha un mondo davanti a sé da colorare. Cinque anni in cui da solo non è stato mai perché ogni lettore che abbia percorso un pezzo di strada insieme a lui ha poi deciso di accompagnarlo per sempre, di camminare al suo fianco.

Per andare dove, non è dato sapersi.

Caminito. Un aprile del commissario Ricciardi

Copertina flessibile
Anno: 2022
Prezzo: 19 Euro
Pagine: 280
Editore: Einaudi

Redazione
Author: Redazione

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