MUTRAC: Un viaggio nel cuore della ceramica campana
A Camerota, nel cuore del Cilento, il MUTRAC ci conduce in un affascinante viaggio attraverso la storia della ceramica campana. All’interno di questo gioiello nascosto, una ricca collezione di circa 600 riggiole, risalenti tra il XVII e il XX secolo, ci mostra l’evoluzione di questa antica arte. Ogni riggiola, con le sue intricate decorazioni e i suoi colori vivaci, รจ un’opera d’arte che ci parla di una cultura millenaria e ci rivela la maestria degli artigiani napoletani e vietresi. La collezione del MUTRAC รจ un vero e proprio tesoro, che raccoglie esempi rari e unici di maiolica campana, molti dei quali ancora poco conosciuti al grande pubblico.
Dalle terre d’Oriente al Cilento: un viaggio attraverso la maiolica
Le maioliche, o riggiole, arrivano in Italia grazie alle invasioni arabe e bizantine. Questa raffinata ceramica, caratterizzata da uno smalto vetroso opacizzato, si diffonde rapidamente in tutta la penisola, raggiungendo il suo massimo splendore a Napoli. A Napoli, la maiolica trova la sua massima espressione artistica nel Chiostro delle Clarisse, dove i maestri Donato e Giuseppe Massa realizzano delle decorazioni straordinarie. Le loro opere, presenti anche nel MUTRAC, sono un esempio di come la maiolica sia diventata un elemento fondamentale dell’arredo e dell’architettura napoletana.
Il MUTRAC: un tesoro nascosto
Il MUTRAC, con la sua ricca collezione di maioliche, ci permette di ammirare da vicino questa straordinaria forma d’arte. Le riggiole esposte, realizzate a mano dai maestri ceramisti napoletani e vietresi, sono un vero e proprio patrimonio artistico, che ci racconta la storia della ceramica in Campania. Ogni riggiola, con le sue intricate decorazioni e i suoi colori vivaci, รจ un’opera d’arte che ci parla di una cultura millenaria e ci rivela la maestria degli artigiani napoletani e vietresi. La collezione del MUTRAC รจ un vero e proprio tesoro, che raccoglie esempi rari e unici di maiolica campana, molti dei quali ancora poco conosciuti al grande pubblico.
Quattro Elementi
Aria, acqua, terra e fuoco sono i temi dei vari spazi espositivi attraverso cui si snoda il percorso museale e rappresentano di fatto anche gli elementi che plasmano i manufatti in terracotta: dalla terra argillosa nasce l’impasto grezzo che, modellato attraverso l’acqua ed essiccato all’aria, raggiunge la sua prima forma, destinata a resistere alla forza del tempo grazie alla cottura col fuoco.
Un’arte antica
I primi manufatti in terracotta risalgono al 17.000 anni prima di Cristo e sono stati rinvenuti nel continente asiatico, precisamente nel centro iranico, oggi considerato il luogo in cui รจ nato e da cui poi si รจ diffuso questo affascinante materiale. ร solo a partire dal III millennio a.C. che la ceramica, diramandosi attraverso la costiera anatolica, trova la via principale di diffusione nellโEuropa preistorica.
Utilizzo dei manufatti
A un uso pratico, volto per lo piรน alla produzione di vasi e piatti, se ne contrappone uno decorativo grazie a due grandi innovazioni: il tornio e la vernice che porteranno in etร ellenistica, la ceramica al suo periodo di massimo splendore. Grazie ai ferventi sono migliaia i ritrovamenti che certificano un uso della ceramica anche per fini commerciali (giare e orci per il trasporto dell’olio).
Informazioni pratiche museo MUTRAC
INGRESSO LIBERO
+39 347 043 97 70
ORARI
Giugno Settembre –ย Aperto tutti i giorni dalle 10:00 โ 13:00 / 17.00 โ 20.00