Pioppi è un paese del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano, frazione marina del comune di Pollica. Fu abitato un tempo dagli Enotri, i quali provenivano dall’Oriente ed importarono la coltura della vite, insegnando alle popolazioni autoctone la produzione del vino. Lungo la costa vi erano profonde insenature che permettevano l’ancoraggio delle navi; uno degli approdi naturali era quello di Pioppi che, nel medioevo, venne detto del Fico e di S. Maria dei Pioppi. Il fiume Mortella, che scorre in prossimità di Pioppi, convogliava numerosi affluenti che venivano giù dalle colline circostanti creando alla foce un ampio arenile, dove in epoca medievale era ricco di pioppi. Si ritiene che fin dall’epoca dell’insediamento velino (540-535 a.C.) si dovette sviluppare, sui declivi adiacenti l’odierna Pioppi, un villaggio di pescatori e artigiani. A causa della guerra gotico-bizantina (535-553) e al successivo declino di Elea-Velia (fine VI sec. d.C.) si determinò il temporaneo abbandono del porto del Fico; intorno al VII sec. d.C. ci fu una ripresa grazie ai monaci greci, provenienti dall’Oriente, i quali, protetti dai duchi longobardi, dissodavano la terra, ricercavano fonti di acqua, accoglievano i profughi, dando loro la possibilità di coltivare le terre che i duchi longobardi concedevano e infine iniziarono anche un piccolo commercio servendosi dei vecchi approdi. Questi monaci veneravano un santo orientale e la Madonna sotto il titolo di Odighitria, cioè “colei che guida il cammino”; il nuovo contesto economico-sociale che si era venuto a creare subì una battuta d’arresto a causa del verificarsi dell’insediamento dei Saraceni a Licosa e ad Agropoli. Furono quelli anni terribili per le popolazioni locali perché costoro saccheggiarono quasi tutti i villaggi costieri tra il Solofrone e l’Alento per rifornirsi periodicamente di vettovaglie: i sopravvissuti cercarono rifugio nelle zone interne cilentane.
Da visitare è il Castello Vinciprova, palazzo che venne edificato nel XVIII secolo dalla famiglia Ripoli, originaria di Pollica, proveniente dalla Spagna. Secondo alcune notizie, il palazzo venne ceduto dai Ripoli per debiti di gioco, contratti in una sola notte. Recentemente il castello è stato donato dagli ultimi rappresentanti dei Vinciprova al Comune di Pollica, che lo ha adibito a Museo del Mare. La Chiesa del Carmine: dedicata alla Madonna del Carmine, fu fondata agli inizi del Seicento. Subito divenne un centro di culto, perché un quadro della Madonna, che vi si venerava, era ritenuto miracoloso. L’afflusso di pellegrini eterminò il sorgere di una fiera in concomitanza con la festa del 16 luglio. La chiesetta, gravemente lesionata dal terremoto del 1980, è stata da qualche anno riaperta al culto.
Qui Keys, il padre della dieta mediterranea, visse per ben 40 anni, e durante un convegno nel 2009 si firmò un documento che attesta l’effettiva connessione tra la Dieta mediterranea e Pioppi, come luogo di svolgimento degli studi di Keys e dei suoi collaboratori, facendo così diventare Pioppi Capitale Mondiale della Dieta Mediterranea.