Paesi e borghi del Cilento :: WebCilento: il portale turistico del Cilento https://www.webcilento.com/paesi-del-cilento/ WebCilento è il portale turistico del Cilento. Informazioni, eventi, ricette tipiche dal teritorio Mon, 22 Jan 2024 15:41:26 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.4.3 https://www.webcilento.com/wp-content/uploads/2021/06/cropped-WebCilentoLogo-32x32.png Paesi e borghi del Cilento :: WebCilento: il portale turistico del Cilento https://www.webcilento.com/paesi-del-cilento/ 32 32 Abatemarco https://www.webcilento.com/paesi-del-cilento/abatemarco/ https://www.webcilento.com/paesi-del-cilento/abatemarco/#reviews Sat, 05 Nov 2022 15:21:26 +0000 https://www2.webcilento.com/paesi-del-cilento/abatemarco/ Situato a 600 metri sul livello del mare nel cuore del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano, Abatemarco […]

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Situato a 600 metri sul livello del mare nel cuore del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano, Abatemarco è un borgo che si distingue per la sua posizione pittoresca tra i fiumi Lambro e Mingardo, abbracciato dai monti Antilia a nord e Bulgheria a sud.

Radici Antiche e Origini Orientali

Il fascino di Abatemarco affonda le radici nell’Alto Medioevo, con tracce di un presunto insediamento orientale testimoniato dalla suggestiva chiesa di San Nicola di Mira. Questo luogo sacro, risalente all’epoca bizantina ma rifatto nel 1700, custodisce al suo interno una preziosa scultura in pietra raffigurante la Madonna col Bambino.

Lino, Monaci Agrimensori e Prosperità

Abatemarco fu in passato un centro rinomato per la coltivazione e lavorazione del lino, guidato saggiamente dai monaci agrimensori. Nei secoli XI°, XII°, e XII° raggiunse l’autosufficienza economica grazie al clima favorevole, alla fertilità del terreno e alle numerose pozze d’acqua. La coltivazione del lino divenne un’arte tramandata attraverso generazioni, dando vita a una fiorente attività di tessitura, filatura e tintoria, fondamentale per la vita delle famiglie locali.

San Rocco: Patrono e Simbolo di Semplicità

La cappella di San Rocco, patrono di Abatemarco, è un gioiello di semplicità nella sua struttura, ma di grande interesse per la sua autenticità e il rispetto delle origini.

Tra Storia e Territorio

Abatemarco ha attraversato una storia ricca di trasformazioni, passando attraverso varie signorie locali fino a diventare, dal 1811, una frazione di Montano Antilia. La sua geografia fisica, incorniciata dai fiumi Lambro e Mingardo e abbracciata dalle imponenti montagne Antilia e Bulgheria, offre uno spettacolo naturale di straordinaria bellezza.

Monumenti e Luoghi di Interesse ad Abatemarco

La chiesa di San Nicola di Mira, di origine bizantina e rifatta nel 1700, è uno degli edifici più antichi e suggestivi del paese. La cappella di San Rocco, con il suo fascino semplice e autentico, rappresenta un punto d’incontro con le radici storiche di Abatemarco.

Abatemarco, un luogo dove storia, cultura e natura si fondono armoniosamente, offrendo ai visitatori un’esperienza unica nel cuore del Cilento.

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Acciaroli https://www.webcilento.com/paesi-del-cilento/acciaroli/ https://www.webcilento.com/paesi-del-cilento/acciaroli/#reviews Sat, 05 Nov 2022 15:21:19 +0000 https://www2.webcilento.com/paesi-del-cilento/acciaroli/ Acciaroli, incastonato nella bellezza del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano, è un gioiello che si distingue per […]

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Acciaroli, incastonato nella bellezza del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano, è un gioiello che si distingue per la sua storia e la sua connessione unica con la natura.

Origini Antiche e Leggende

Il toponimo “Acciaroli” affonda le radici nel XII secolo, con il primo riferimento nel 1165. Si narra che il nome derivi da un arbusto spinoso simile al biancospino, ma esiste anche un’interpretazione greca, “azale,” che suggerisce un approdo “senza tempesta.” Questo luogo fu, inoltre, sede di una dogana cruciale fino al XIX secolo.

Eredi di Storia: Chiese e Torri

L’eredità storica di Acciaroli si riflette nella Chiesa dell’Annunziata, costruita su un terreno donato dai Sanseverino nel XVI secolo. La sua struttura attuale, risalente al 1971, ospita affreschi e dettagli artistici unici.

La Torre sul Porto, testimone del XIII secolo, era parte di un sistema difensivo contro gli attacchi pirateschi, un simbolo di fascino che oggi appartiene a una proprietà privata.

Architettura Scomparsa: Le Case sul Mare

Acciaroli, nota per le sue case in pietra su scogli affioranti dal mare, purtroppo scomparse a causa di riorganizzazioni portuali, raccontano di un passato affascinante. Abitazioni che sfidavano il mare con passerelle sospese, un’architettura ora solo nei racconti dei tempi passati.

Vie Intricate e Torre del Caléo

Le viuzze di Acciaroli raccontano la storia, con la Via Vecchia che si snoda dal porto, affiancata dall’attuale Via Pubblica. Ballatoi aerei in legno, sostituiti successivamente dal cemento, donano originalità e suggestione al paesaggio. La Torre del Caléo, eretta nel 1520, è un’imponente costruzione a sud dell’abitato, voluta dal signore di Cannicchio.

Ad Acciaroli incontri Epici: Hemingway e Garibaldi

Acciaroli è testimone di incontri epici. Nel 1860, Dumas approdò con la goletta “Emma,” portando fucili per i Mille di Garibaldi. Leggende popolari parlano anche della presenza di Hemingway, raccontate da pescatori che, oltre a vivere quei momenti, divennero parte della storia attraverso interviste televisive giapponesi.

Acciaroli, un luogo dove il passato abbraccia il presente, svelando storie di marinai, scrittori, e rivoluzionari. Un tuffo nella storia che il Cilento offre con orgoglio.

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Acquavella https://www.webcilento.com/paesi-del-cilento/acquavella/ https://www.webcilento.com/paesi-del-cilento/acquavella/#reviews Sat, 05 Nov 2022 15:21:19 +0000 https://www2.webcilento.com/paesi-del-cilento/acquavella/ Situata a breve distanza dai resti della città di Velia e vicinissima al mare di Marina di Casal Velino, Acquavella […]

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Situata a breve distanza dai resti della città di Velia e vicinissima al mare di Marina di Casal Velino, Acquavella è una suggestiva frazione del comune di Casal Velino, incastonata nel cuore del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano.

Origini Medioevali e Turismo Escursionistico

Con radici che affondano nel medioevo, Acquavella è riconosciuta come meta turistica, particolarmente amata dagli appassionati delle escursioni. Il suo nome deriva dalle numerose sorgenti d’acqua, utilizzate in passato dai monaci Basiliani d’Oriente. Il borgo è diviso in due contrade affascinanti: Capo Casale e Pere Casale.

Chiesa di San Michele Arcangelo: Un Tesoro dell’Anno 1000

Al centro del borgo sorge la Chiesa di San Michele Arcangelo, un autentico gioiello storico risalente all’anno 1000. Questo luogo sacro rappresenta una testimonianza preziosa delle radici antiche di Acquavella.

Tradizioni e Sagre Caratteristiche

Acquavella si distingue per le sue tradizioni autentiche, tra cui la caratteristica sagra “re la patana,” che si svolge nella seconda settimana di luglio. Durante questa festa, l’ingrediente principale è la patata, trasformata in succulenti piatti che deliziano i visitatori.

Festività Religiose e Ricorrenze

Il mese di luglio è animato dalle festività religiose dedicate alla Madonna delle Grazie, mentre a settembre si celebra la ricorrenza di San Michele Arcangelo, patrono di Acquavella.

Tra Storia e Documenti Antichi

Le radici di Acquavella affondano nella storia alto-medievale, come attestano antichi documenti cavensi. Una donazione del 1092, la chiesa di S. Nicola Confessore, e altre testimonianze confermano la presenza millenaria di questo borgo nel tessuto storico della regione.

Dal Medioevo ai Titoli Nobiliari

Attraverso i secoli, Acquavella ha vissuto diverse trasformazioni di signorie e feudatari. Dal privilegio di Federico II del 1231 alle vicende dei feudatari Sanfelice, Capece Zurlo e Capano, il borgo ha mantenuto intatta la sua autenticità.

Dai Feudatari all’Elenco dei Nobili di Napoli

Nel corso del tempo, Acquavella è passata attraverso le mani di vari feudatari, fino a diventare parte dell’Elenco dei nobili e titolari di Napoli. I titoli nobiliari, tra cui quello di duca di Acquavella, sono stati tramandati attraverso le generazioni, portando il borgo a unirsi armoniosamente alla storia e alla cultura della regione.

Un Villaggio Tra Due Colline

Sebbene alcuni antichi resoconti suggeriscano un clima meno favorevole, Acquavella si erge con dignità tra due colline solcate dall’Alento, confermando la sua bellezza e il suo ruolo unico nel patrimonio storico del Cilento.

Acquavella, un borgo che continua a raccontare la sua storia attraverso le sue antiche pietre, le sue tradizioni e la sua autenticità nel cuore del Cilento.

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Acquavena https://www.webcilento.com/paesi-del-cilento/acquavena/ https://www.webcilento.com/paesi-del-cilento/acquavena/#reviews Sat, 05 Nov 2022 15:21:31 +0000 https://www2.webcilento.com/paesi-del-cilento/acquavena/ Situata alle falde del maestoso Monte Bulgheria, la suggestiva frazione di Acquavena è legata indissolubilmente a Rocca Gloriosa e racconta […]

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Situata alle falde del maestoso Monte Bulgheria, la suggestiva frazione di Acquavena è legata indissolubilmente a Rocca Gloriosa e racconta la sua storia attraverso antiche sorgenti d’acqua fresca ancora oggi vitale per la comunità locale.

Origine del nome Acquavena

Il nome “Acquavena” rivela le radici idrografiche di questo luogo, probabilmente legato alle numerose sorgenti d’acqua che ancora oggi forniscono risorse vitali per la comunità. Questo borgo si è sviluppato attorno all’antica Chiesa di Santa Maria la Vena, risalente ai primi anni dell’undicesimo secolo. La devozione a questa chiesa raggiunse l’apice tra il XVII e il XVIII secolo, guadagnandosi il titolo di “Potentissima”.

Culto e Devozione

Su una modesta altura svetta un castello medievale risalente all’XI/XII secolo, a testimonianza di una storia ricca e affascinante. La comunità di Acquavena mostra una profonda devozione alla Madonna del Carmine, patrona religiosa, associando al suo nome eventi commoventi che fanno parte dell’identità del luogo.

Riflessi del Passato e Sguardi al Futuro

Le vicende del casale di Acquavena hanno attraversato i secoli, mantenendo viva la memoria delle tradizioni e delle sfide affrontate. La sua storia è intrecciata con l’architettura medievale, le coltivazioni tipiche del Cilento e le celebrazioni religiose che ancor oggi animano la comunità.

In ogni vicolo, in ogni sorgente, in ogni pietra levigata dal tempo, Acquavena racconta la sua storia, offrendo ai visitatori l’opportunità di immergersi nell’autenticità di un luogo che conserva gelosamente la sua identità nel contesto affascinante del Cilento.

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Agnone Cilento https://www.webcilento.com/paesi-del-cilento/agnone-cilento/ https://www.webcilento.com/paesi-del-cilento/agnone-cilento/#reviews Sat, 05 Nov 2022 15:21:37 +0000 https://www2.webcilento.com/paesi-del-cilento/agnone-cilento/ Situato nel Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano, Agnone Cilento è un piccolo centro urbano che si trova […]

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Situato nel Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano, Agnone Cilento è un piccolo centro urbano che si trova tra il mare, il costone del Pistacchio e la foce del Rio Lapis. Essa costituisce la frazione più grande del Comune di Montecorice.

Le Radici nel Passato: Santa Maria de Hercula

Le prime notizie di Agnone Cilento risalgono al 1187, quando nelle sue vicinanze sorgeva una chiesa chiamata Santa Maria de Hercula (o S.M. ad Herchia). Lo sviluppo del paese si intensificò alla fine del XVII secolo, contemporaneamente allo sviluppo della località di S. Nicola a Mare, inizialmente un piccolo nucleo di case di pescatori sorto sotto la torre di San Nicola.

Ad Agnone Cilento turismo Balneare di Qualità

Agnone Cilento è una rinomata località turistica balneare, celebre per la qualità delle sue acque, attestata dalla prestigiosa “Bandiera Blu” della FEE. Il borgo di pescatori, specchiandosi in un mare cristallino, è abbracciato da paesaggi collinari e da un litorale suggestivo.

Un Legame con le Tradizioni

Il paese, noto localmente come “L’Agnone,” mantiene intatte le sue tradizioni millenarie, affascinando vacanzieri desiderosi di immergersi nella natura e vivere a contatto con l’autenticità delle usanze locali. Un esempio di questa autenticità sono le alici marinate e i libbani, una particolare corda fatta prevalentemente con erbe selvatiche raccolte nelle vicinanze.

Esplorando i Dintorni

Agnone Cilento si sviluppa lungo il tracciato della SS 267, con una strada interna che lo collega a Perdifumo e Serramezzana. Nei dintorni, piccole località come Assunta, Capitello, Guarino, Magazzeni, Punta Capitello, Ripe Rosse, Rosaine, San Nicola a Mare e San Nicola dei Lembi rappresentano delle pittoresche contrade periferiche.

Economia e Turismo: Una Sinfonia di Opportunità

Agnone è parte integrante del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano, e negli ultimi anni ha visto interventi di completamento del porto. È in programma la realizzazione di un collegamento pedonale tra San Nicola ed Agnone, prospettiva che promette di arricchire ulteriormente l’esperienza turistica nella regione.

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Agropoli https://www.webcilento.com/paesi-del-cilento/agropoli/ https://www.webcilento.com/paesi-del-cilento/agropoli/#reviews Sat, 05 Nov 2022 15:21:17 +0000 https://www2.webcilento.com/paesi-del-cilento/agropoli/ Situato sul promontorio che domina la parte meridionale del golfo di Salerno, Agropoli è un affascinante paese nel cuore del […]

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Situato sul promontorio che domina la parte meridionale del golfo di Salerno, Agropoli è un affascinante paese nel cuore del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano. La sua storia affonda le radici nel passato, con antiche presenze umane fin dal neolitico.

Dall’Acropoli a Agropoli: Un Viaggio Linguistico

Conosciuta in passato come Acropoli, termine derivato dal latino acropolis e dal greco akropolis, che significa “città alta”, Agropoli ha mantenuto nel tempo la sua posizione geografica privilegiata. Col tempo, il nome potrebbe essersi contaminato con il latino ager (campo), evolvendo così in Agropoli.

Il Ruolo Storico con i Greci

Agropoli ha svolto un ruolo storico importante soprattutto durante l’epoca dei Greci, quando la sua posizione strategica la rendeva una città fortezza di rilevanza. Ancora oggi, la città conserva l’aspetto di una roccaforte in una posizione invidiabile, attirando turisti italiani e stranieri.

Esplorando il Centro Antico

L’accesso al centro antico avviene attraverso caratteristiche gradinate che conducono alla grande Porta, da cui ci si inerpica per vie e viuzze fino al maestoso castello. Il castello, a pianta triangolare con tre torri circolari, domina il promontorio, proiettando la sua base fuori dal nucleo abitato come una fortificazione avanzata.

La Torre Veneziana e l’Antiquarium

Dal lungomare, si ammira la Torre Veneziana, costruita nel 1929 accanto al convento francescano del 1230. La torre, di forma quadrangolare, aveva una posizione strategica comunicando con il Castello, la Torre di San Marco, e le torri a Trentova e Punta Tresino. L’Antiquarium custodisce preziose testimonianze della storia antica di Agropoli, grazie all’attività di recupero del “Gruppo Archeologico Agropoli” in collaborazione con la Soprintendenza.

Luoghi di Culto nel Centro Antico

Nel cuore del centro antico, la Chiesa della Madonna di Costantinopoli (XVII sec.) e quella di SS. Pietro e Paolo (Alto Medioevo) sono mete imperdibili per chi desidera immergersi nella storia e nella spiritualità di Agropoli.

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Alano https://www.webcilento.com/paesi-del-cilento/alano/ https://www.webcilento.com/paesi-del-cilento/alano/#reviews Sat, 05 Nov 2022 15:21:21 +0000 https://www2.webcilento.com/paesi-del-cilento/alano/ Situato tra il maestoso monte Tresino a nord, la dolce collina di San Pietro a est, l’incantevole Santa Maria a […]

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Situato tra il maestoso monte Tresino a nord, la dolce collina di San Pietro a est, l’incantevole Santa Maria a sud e l’affascinante Lago a ovest, lato mare, Alano è un pittoresco paese del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano. Questa frazione di Castellabate abbraccia una vallata e una pianura, nota come Alano basso, insieme a una parte collinare denominata Alano alto.

Alano: un Passato Preistorico

Le radici di Alano affondano nell’epoca preistorica, con testimonianze risalenti al paleolitico superiore. Antichi reperti in pietra, scoperti nel territorio, narrano la storia millenaria di questa comunità.

Legami Stretti con Castellabate

La storia del paese è strettamente intrecciata con quella di Castellabate, poiché il territorio era alle dirette dipendenze degli amministratori del Castello dell’Abate. Attraverso gli anni, la frazione ha vissuto i cambiamenti del paesaggio agricolo, con un periodo in cui era prevalentemente abitata dai contadini provenienti dalle terre di Tresino.

Crescita Demografica e Accessibilità

Negli anni ’80, Alano ha sperimentato una crescita demografica significativa, in parte grazie alla sua vicinanza ai principali collegamenti stradali comunali e alle attrazioni turistiche di Santa Maria e Lago.

Cuore della Comunità: Piazza Santa Rosa

Il centro di Alano è animato da piazza Santa Rosa, dominata dalla presenza imponente della Chiesa di Santa Rosa da Lima e dalla suggestiva riproduzione della grotta di Lourdes. Questo luogo è il cuore pulsante della comunità.

Porta Nord del Parco Nazionale

Essendo considerato la porta nord del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, il territorio di Alano offre una generosa porzione di verde, con sentieri naturali e percorsi botanici attrezzati per gli amanti della natura. Tra questi, spicca il sentiero di “Lago, Tresino, San Pietro” (9,1 km), che attraversa il paese offrendo un’esperienza immersiva nella bellezza naturale del Cilento.

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Albanella https://www.webcilento.com/paesi-del-cilento/albanella/ https://www.webcilento.com/paesi-del-cilento/albanella/#reviews Sat, 05 Nov 2022 15:21:17 +0000 https://www2.webcilento.com/paesi-del-cilento/albanella/ Benvenuti ad Albanella nel cuore del Cilento, dove la storia e la natura si fondono armoniosamente. Albanella, posizionata tra i […]

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Benvenuti ad Albanella nel cuore del Cilento, dove la storia e la natura si fondono armoniosamente.

Albanella, posizionata tra i Monti Alburni e il Golfo di Salerno, sorge su una collina che offre uno spettacolare panorama sulla Piana del Sele.

Ad Albanella vivi un Viaggio nel Tempo

Fondata nell’XI secolo da profughi provenienti da Paestum, Albanella nasce come rifugio sicuro dalle incursioni saracene. Il suo insediamento più antico si cela sul versante collinare, lontano dagli sguardi indiscreti del mare.

Tracce dell’Antichità

Il ritrovamento di tombe affrescate risalenti al V secolo a.C. rivela un passato glorioso. Albanella fu un insediamento urbano greco di grande sviluppo sociale, testimone di una cultura specializzata.

Simboli di Identità

Il nome “Albanella” trae origine dal dialetto locale, indicante il betulla, diffuso sulle colline circostanti. Gli emblemi, stemma e gonfalone, risalgono al 1998, ornati da due cipressi e stelle dorate.

Radici Storiche: S.P.Q.AL.

Orgogliosamente, Albanella utilizza l’antico acronimo romano “S.P.Q.AL.” (Senatus PopulusQue Albanellensis), testimoniando le sue radici storiche. La “Fontana dei Ciucci” nella frazione Tempa delle Guardie ne è un eloquente tributo.

Luoghi di Culto

Santuario di Santa Sofia

Costruito nel 1500, domina la Piana del Sele. Santa Sofia, patrona dagli anni ’30, vede le sue reliquie custodite qui dal 2009, celebrate ogni maggio.

Chiesa di San Matteo

Risalente al 1400, si erge nel cuore del centro storico su un antico insediamento romano. L’organo e il soffitto a cassettoni ne fanno una tappa imperdibile.

Cappella della Congrega del SS. Rosario

Risalente al 1800, affascina per il pannello maiolicato vietrese raffigurante la Madonna del Rosario e i personaggi in preghiera.

Altre Gemme Sacre

Esplora la Chiesa di San Gennaro nella frazione Matinella, la moderna Chiesa di San Giuseppe Lavoratore e la Chiesa evangelica metodista risalente al 1906.

Tesori Nascosti

La Fabbrica della Cappella dell’Apocalisse

Dedicata a San Giovanni Evangelista, fu eretta nel 1999, rivivendo l’antica chiesa di Santo Janni. Al suo interno, il cenotafio del poeta greco Costantino Kavafis.

Cappella Albini

Parte del Palazzo Albini-Pinto, questa cappella settecentesca presenta tele di Francesco Solimena e Paolo de Matteis.

Architetture Civili

Palazzo del Municipio

In stile razionalista, questo palazzo degli anni ’30 domina Piazza Cavalieri di Vittorio Veneto con la sua torre campanaria e orologio.

Monumenti Commemorativi

Monumento ai Caduti

Eretto nel 1926, questo monumento in Piazza Garibaldi ricorda i caduti delle guerre mondiali. Nel 1990, furono aggiunti i nomi dei caduti di Albanella durante la seconda guerra mondiale.

Natura Incontaminata

Oasi naturale Bosco Camerine

Istituita nel 1995 e gestita dal WWF, protegge 100 ettari di bosco a nord-est di Albanella. Un ritiro naturale tra le colline.

Riserva naturale Foce Sele – Tanagro

Con fasce litoranee sul fiume Sele, questa riserva è uno spettacolo di biodiversità.

Energia del Vento

Impianto Eolico di Albanella

Sulla collina di San Chirico, questo impianto eolico con dieci pale da 50 metri è operativo dal 2004, contribuendo all’energia sostenibile.

Pianifica la Tua Visita

Scopri cosa fare, dove mangiare e come goderti ogni angolo di Albanella. Un viaggio tra storia, fede e natura nel cuore del Cilento.

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Alfano https://www.webcilento.com/paesi-del-cilento/alfano/ https://www.webcilento.com/paesi-del-cilento/alfano/#reviews Sat, 05 Nov 2022 15:21:17 +0000 https://www2.webcilento.com/paesi-del-cilento/alfano/ Alfano, incastonato nel cuore del Cilento, vanta antiche radici medievali risalenti al 1309. Leggende narrano di una città perduta sul […]

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Alfano, incastonato nel cuore del Cilento, vanta antiche radici medievali risalenti al 1309. Leggende narrano di una città perduta sul monte Centaurino, ma la storia documentata inizia nel 1443, con un censimento sotto Re Alfonso d’Aragona.

Architetture Significative di Alfano

Palazzo Baronale Novelli

Costruito all’inizio del ‘700, presenta un imponente ingresso in pietra e un portale monumentale in legno massiccio.

Palazzo Baronale Speranza

Appartenuto ai Baroni Speranza di Laurito, questo palazzo donato alla Curia si distingue per la sua corte centrale e l’imponente struttura.

Chiesa di San Nicola di Mira

Edificata nel XV secolo e ristrutturata nel XVIII secolo, ospita due splendidi altari e un’acquasantiera in pietra locale.

Origini del Nome Alfano e Curiosità

Il nome “Alfano” potrebbe derivare dal gentilizio “Alfius” ed è forse collegato al toponimo greco antico “Alfeiòs”. Documentato nel 1309, il paese ha attraversato varie fasi feudali, appartenendo a famiglie come i Sanseverino e i Dal Verme.

Alfano nell’epoca moderna

Dal 1811 al 1860, il paese è stato parte del circondario di Laurito, nel regno delle Due Sicilie. Durante il regno d’Italia (1860-1927), è stato incluso nel mandamento di Laurito.

Alfano, con le sue strade che raccontano storie secolari, continua a essere un anello prezioso nel panorama storico cilentano. La sua architettura e la sua storia sono testimonianza di una comunità che ha resistito al trascorrere del tempo, preservando il suo fascino intramontabile.
Oltre alle testimonianze del passato, il borgo invita i visitatori a perdersi nelle sue stradine e a scoprire il connubio affascinante tra storia e contemporaneità.

Un viaggio ad Alfano è un’immersione nella ricca tessitura della storia cilentana, un’esperienza che promette di lasciare un’impronta duratura nei cuori dei turisti.

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Altavilla Silentina https://www.webcilento.com/paesi-del-cilento/altavilla-silentina/ https://www.webcilento.com/paesi-del-cilento/altavilla-silentina/#reviews Sat, 05 Nov 2022 15:21:17 +0000 https://www2.webcilento.com/paesi-del-cilento/altavilla-silentina/ Il borgo medioevale di Altavilla Silentina è situato su una collina ammantata di olivi con considerevoli differenze in elevazioni, partendo […]

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Il borgo medioevale di Altavilla Silentina è situato su una collina ammantata di olivi con considerevoli differenze in elevazioni, partendo dai 275 metri s.l.m. della soglia della “Porta San Biagio”, che era l’ingresso della città medioevale, fino ad arrivare ai 313 metri s.l.m. del castello Normanno e dell’attuale Piazza Umberto I, dove è situato il municipio.

Gode di una vista panoramica sulla Piana del Sele e che include l’isola di Capri, i Monti Lattari delle costiera amalfitana e vista panoramica sulla città di Eboli e sulla parte centro-nord della pianura del Sele.

Il territorio di Altavilla è stato abitato fin dalla preistoria come testimoniano alcuni antichi insediamenti e reperti del VII secolo a.C.trovati in località San Lorenzo. Nei pressi del territorio di Altavilla si pensa sia localizzato il campo di battaglia dove Spartaco e i suoi 60.000 schiavi ribellatisi a Roma subirono la loro ultima e definitiva sconfitta nel 71 a.C. ad opera del Generale romano Pompeo. La storia dell’attuale borgo di Altavilla è cominciata nella seconda metà del secolo XI, quando intorno all’anno 1080 d.C. i Normanni edificarono il paese a pianta triangolare cingendolo di mura con tre porte d’ingresso: Porta di Suso, Porta Carina e Porta San Biagio. I Normanni eressero anche la Chiesa di Sant’Egidio, nominata badia con abate mitrato nullius: per questo Altavilla ha meritato il titolo di città sin dai primi momenti della sua storia. Fondatore del borgo medioevale è considerato Roberto il Guiscardo, della casata francese degli Altavilla, da cui prende il nome il paese.

Durante una visita ad Altavilla Silentina possiamo ammirare il Convento di San Francesco realizzato nel XV secolo dai Frati Minori francescani; La Riserva naturale Foce Sele-Tanagro che è una area naturale protetta che comprende parte del litorale fra Salerno e Paestum, i territori lungo le sponde dei fiumi Sele e Tanagro per una larghezza di 150 metri dalla sponda; Il Parco “la foresta”, un bosco di 33606 mq che si protende al margine del centro storico: questo lo rende facilmente fruibile, con sentieri agevolmente percorribili sia a piedi che a cavallo. Sono disponibili, all’interno del parco, aree attrezzate per pic-nic e un bellissimo teatro naturale per manifestazioni di vario genere con circa 1000 posti a sedere.

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Angellara, incantevole frazione del comune di Vallo della Lucania, sorge a 428 metri sul livello del mare, custodendo una storia millenaria e un ricco patrimonio culturale. Scopriamo insieme le radici di questo borgo, le sue tradizioni e i luoghi di culto che ne caratterizzano l’identità.

Storia e Fondazione

Angellara ha le sue origini nell’VIII secolo, quando i Longobardi arrivarono nella Lucania, contribuendo alla fondazione di questo suggestivo paese.

Nel 1799, grazie all’opera del dr. fisico Antonio Cobellis, Angellara fu elevata a municipio. Il dottore, purtroppo, trovò la sua prigionia nel forte di Vigliena, dove si spense nel 1801.

Il paese conserva vive le tracce di questa storia ricca di avvenimenti.

Tradizioni

Angellara si anima regolarmente con eventi, soprattutto religiosi, frutto di un’antica tradizione. I cittadini, attenti custodi delle loro radici, organizzano festività religiose in onore di Sant’Antonio di Padova a giugno e di Santa Veneranda agli inizi di settembre. Questi momenti sono l’occasione per esaltare la cultura locale e coinvolgere la comunità.

Chiesa di Santa Veneranda ad Angellara

Uno dei gioielli di Angellara è la Chiesa di Santa Veneranda, dedicata a questa vergine e martire cristiana del II secolo. La chiesa vanta una cupola estradossata del XV secolo, testimonianza di un passato ricco di devozione e arte.

Santa Veneranda, imprigionata, torturata e uccisa durante la persecuzione dei cristiani, è commemorata il 26 luglio e il 14 novembre, quest’ultimo giorno segnato dalla traslazione delle sue reliquie da Ascoli Piceno a Roma nel 1642.

E proprio il 14 novembre, ad Angellara, la comunità celebra solennemente Santa Veneranda. I festeggiamenti sono un momento di devozione e gioia, con la partecipazione di cittadini e devoti.

La Chiesa di Santa Veneranda diventa il cuore pulsante di queste celebrazioni, rendendo omaggio a una figura venerata nel Cilento grazie all’influenza dei Monaci Basiliani.

Angellara, con la sua storia avvincente, le tradizioni radicate e la devozione a Santa Veneranda, si presenta come una perla nel cuore del Cilento. Un luogo dove passato e presente si intrecciano armoniosamente, arricchendo la vita di una comunità che continua a celebrare le proprie radici con orgoglio e passione.

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Aquara è un paese del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano posto a circa 500 m s.l.m. su di una collina, che raggiunge un’ altezza massima di 770 metri (tempa di Aquara), circondata dai Monti Alburni, ed è attraversato dal fiume Calore lucano, un affluente del Sele.

Il nome deriva probabilmente dalla presenza di acque sorgive in zona, difatti anche lo stemma civico raffigura un’ amazzone che sorregge due idre (vaso a tre manici), e da una di queste versa dell’acqua.

Le sue origini sono molto antiche. Forse fu fondata dai Greci, come attesta il ritrovamento di monete ed altri oggetti dell’epoca, anche se vi sono tracce di un insediamento antico risalente alla fine del IV sec. a.C. Nel Medioevo fu cinta con mura e torri che furono, in parte, distrutte nel 1246. Durante il dominio Aragonese le mura e le torri furono rifatte ed ampliate. Aquara fece parte del Ducato di Benevento e poi di Salerno. Fra i Signori che si alternarono anche il capo della disfida di Barletta, Ettore Fieramosca da Capua, conte di Alessano e di Ottaviano. È la città di Lucido di Aquara (San Lucido). È rinomato come “il paese dell’olio e del vino”. A valle di Aquara, in località Madonna del Piano, brevi campagne archeologiche hanno individuato l’impianto di una villa rustica di età romana, di notevole interesse. Le ceramiche recuperate, contenitori per derrate alimentari, ceramiche da fuoco e da mensa, lucerne, permettono di fissare i termini cronologici della villa che, impiantata forse alla fine del I sec.a. C., è rimasta in funzione fino al V sec. d. C. E’ però da specificare che al momento la villa romana non è visibile ed i materiali rinvenuti dagli scavi sono esposti nel Museo Archeologico Nazionale di Paestum. Aquara è adagiata all’ombra dell’antica rocca del Castello dove ancora oggi, al suo interno, si possono ammirare due belle fontane in pietra e le ariose decorazioni dipinte sotto la volta dell’ingresso. Molte sono le chiese che vi si trovano tra le quali la Chiesa di San Nicola, la Chiesa della Madonna del Carmine, la Cappella di San Rocco e la Cappella della Madonna del Piano.

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