Padula è un paese del Parco nazionale del Cilento e Vallo di Diano posto a 699 metri sul livello del mare. La nascita si fa risalire al IX-X secolo quando la popolazione, cessata la furia demolitrice dei Saraceni, preferì sistemarsi sulla collina meno elevata e più prossima ai collegamenti della via consolare, dove ancora sorge Padula. Le notizie storiche disponibili confermano l’esistenza di Padula dopo l’anno mille, facendo a volte riferimento anche ad un insediamento sui monti come quello di Mandrano. Alla sua nascita certamente non furono estranei i monaci Basiliani, come stanno a testimoniare la chiesa di S. Nicola alle Donne ed i ruderi dell’antico Monastero di S. Nicola al Torone. Nel 1296 Tommaso II Sanseverino entrò in possesso di Padula. La sua attenzione fu poi attratta dal sito in cuisorgeva la Grancia di S. Lorenzo dell’Abate di Montevergine. Nel 1305 ottenne, per permuta con l’Abate Guglielmo, tutti i beni della Grancia e li donò ai Certosini di S. Brunone. Nel periodo risorgimentale, sebbene madre di molti spiriti liberali, ha conosciuto la tragica fine dei trecento seguaci di Carlo Pisacane e qui sono custoditi i loro resti. Il nome di Padula deriva molto probabilmente dal latino medievale Paludem, cioè palude, mediante la trasposizione delle lettere D e L. Infatti in passato nella pianura sottostante si stendeva una palude.
Molte sono le chiese da visitare tra le quali ricordiamo il monastero di S. AgostinoChiesa della SS AnnunziataChiesa di S. MicheleConvento di S.Francesco. Da visitare ancora la porta della “chianca vecchia”eremo di S. Michele alle grottelle, nato nell’età costantiniana, quando si diffonde il culto del santo, anche se le fonti riportano questo sito già in uso nell’antichità come luogo di culto pagano del dio Attis; i ruderi del castellobattistero paleocristiano di S. Giovanni in Fonte, un antico battistero fondato da papa Marcello I su un preesistente tempio pagano. Famosissima è la Certosa di San Lorenzo, la più grande Certosa d’Italia, dichiarata nel 1998 Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO.