Morigerati è un paese del Parco nazionale del Cilento e Vallo di Diano posto a 281 metri sul livello del mare. Morigerati è un piccolo borgo medievale la cui origine viene fatta risalire a un insediamento di monaci basiliani che, per sfuggire alle persecuzioni in Grecia, si rifugiarono nell’Italia meridionale alla ricerca di luoghi tranquilli e adatti alla contemplazione. Arroccato su uno sperone roccioso, in posizione di difesa strategica, il centro abitato si sviluppa su diversi terrazamenti che si chiudono ad anelli concentrici attorno al fulcro centrale rappresentato dall’antica chiesa di S. Demetrio e dal Palazzo Baronale. Il nome potrebbe derivare dal greco muriké, (ginestra), con il senso esteso di “terreno pieno di ginestre“. Più probabilmente il termine deriva dal latino murgia, monte, altura, per la sua posizione geografica.
Il centro storico che si articola in un susseguirsi di vicoli, sottopassaggi e piccole piazze, dona ancora oggi al visitatore la suggestione di tempi lontani, quando tutti gli elementi, naturali e costruiti, erano perfettamente armonizzati tra loro. Il comune è noto per le oasi del WWF, ove si trova la risorgenza del fiume Bussento presso le grotte dell’oasi; Creata nel 1985, ha una estensione di 607 ettari. È un’oasi di protezione della fauna, soggetta a vincolo paesaggistico ed idrogeologico. È dotata di percorso naturale ed area attrezzata per la visita alle grotte. Si effettuano: visite guidate, campi di lavoro, settimane verdi, campi di studio e ricerche. Un elemento fondamentale del paesaggio rurale che caratterizza il territorio del comune di Morigerati è la presenza del Fiume Bussento e del relativo bacino idrografico di riferimento. Tale corso d’acqua attraversa il territorio comunale, per circa 7 Km, a partire dalla zona della risorgenza (grotte del Bussento); tale corso d’acqua segna in maniera profonda il territorio e costituisce uno dei fenomeni di maggiore rilevanza dal punto di vista paesaggistico-ambientale; inoltre il tratto sotterraneo del Bussento dà vita ad uno dei fenomeni carsici di maggiore importanza presenti in Italia. Degno di nota è il Museo Etnografico, nato nel 1976 come Museo Silvo-Pastorale della civiltà contadina, ad opera delle sorelle Clorinda e Modestina Florenzano, ha assunto oggi la denominazione di Museo Etnografico di Morigerati. Il museo descrive, attraverso gli antichi oggetti di uso comune della civiltà contadina, legati soprattutto agli antichi mestieri, la vita che si conduceva fino a non molto tempo fa nei paesi dell’entroterra Cilentano. La raccolta, che vanta numerosi oggetti datababili dai primi dell’ottocento fino alla metà del novecento, è allestita all’interno di un pregevole edificio storico, ristrutturato nell’ultimo decennio, il Convento di Sant’Anna.