Monte San Giacomo è un paese del Parco nazionale del Cilento e Vallo di Diano posto a 668 metri sul livello del mare, alle pendici del monte Cervati. La fondazione risale al periodo della dominazione Normanna, ma sul territorio sono state trovate tracce della presenza dell’uomo in siti preistorici risalenti al Paleolitico medio, ben 40.000 anni fa. Lo sviluppo del paese si è avuto in particolare dal XVI secolo. Il nome e l’origine di Sanctum Jacobum di Diano è avvolta nella leggenda, secondo la tradizione locale deriva dal culto di un gruppo di fedeli all’Apostolo di Spagna, provenienti dal Monte Gargano, dove si trova il celebre Santuario di San Michele, tappa del pellegrinaggio che da Gerusalemme andava a Santiago di Compostela. In realtà l’unico dato certo è costituito dal forte legame esistente nel Medioevo con la fiorente Dianum (Teggiano), di cui ne faceva parte insieme ad altri quattro casali. Quindi la scelta di San Giacomo (il Maggiore) a celeste patrono riecheggiava i sensi religiosi di tutta una generazione cristiana che in quel periodo e in tutta Europa era in generale movimento di spirito verso l’Apostolo.
Il nucleo abitativo ha avuto origine intorno alla fontana nei pressi della Chiesa madre dedicata a San Giacomo, quest’ultima ricostruita nel XX secolo sul modello di quella preesistente del XVI, raccoglie il piccolo patrimonio artistico del paese, un crocifisso ligneo del XVII secolo, una scultura policroma di San Giacomo, un dipinto tardomanieristico raffigurante “l’Adorazione dei pastori” e una statua di Madonna con bambino. L’espansione successiva fino all’Ariella permise la costruzione di edifici nobiliari, richiamanti alla mente nomi di illustri famiglie; quali i Marone, i Nicodemo, i Gorrese. Tra questi edifici si evidenzia Palazzo Marone, ora di proprietà comunale, che ospita al suo interno un centro di informazione turistica, un’ampia sala per convegni e rassegne teatrali, il centro CAPSDA, la biblioteca comunale e varie sale espositive museali dei materiali rinvenuti dagli scavi archeologici delle grotte di Veralacara e Vallicelli. Moltissime sono le Chiese presenti tra le quali Chiesa di Sant’Anna, eretta a nord della cittadina su un dosso incantevole aperto sulla Valle e radicalmente rinnovata tra la fine dell’800 e gli inizi del 900; Chiesa di Sant’Antonio, eretta nei primi del Settecento, recentemente restaurata e riaperta al culto; Chiesa di Nostra Signora di Costantinopoli, nota come Madonna dei Cerri, situata in una zona montana denominata appunto dei cerri; Cappella di San Gaetano del ‘700, Cappella di San Nicola, Cappella della Madonna di Loreto.