Capaccio è un paese del Parco nazionale del Cilento e Vallo di Diano posto a 419 m.s.l.m., che si estende dal mar Tirreno al Monte Soprano (ovest-est) e dal fiume Sele al fiume Solofrone (nord-sud). Il suo paesaggio è caratterizzato da una lunga linea di costa, con spiagge sabbiose larghe anche 80 metri, seguita da una florida fascia pinetata quindi da una vasta pianura, intensamente coltivata.
Salendo lungo la Strada Provinciale n°13 si incontra il Santuario del Getsemani, edificio sacro costruito in onore di Gesù che prega nell’orto degli Ulivi. All’interno è visibile una statua che rappresenta il figlio di Dio inginocchiato e in agonia ai piedi del monte Calpazioe; dopo pochi km si può raggiungere i ruderi di Capaccio Vecchio, abitato raso al suolo dalle truppe di Federico II in quanto feudo dei Sanseverino, una delle famiglie che partecipò alla Congiura dei Baroni, e la chiesa della Madonna del Granato posta sotto il Monte Calpazio. Dalla villa comunale si gode il panorama di tutta la pianura, di tutto il Golfo di Salerno, della costiera amalfitana e dell’isola di Capri.
Il nome del luogo, originariamente Calpatium o “caput aquis” prende origine dal latino Caput Aquae (origine dell’acqua). L’attuale Capaccio viene menzionata per la prima volta in documento del 1051.