Casaletto Spartano è un paese del Parco nazionale del Cilento e Vallo di Diano posto a 540 m s.l.m. Di origine medioevale il paese, secondo una leggenda locale, si sviluppò intorno all’antica contrada “Spartoso“, da cui potrebbe derivare il nome Spartano. L’abbandono del vecchio nucleo, sempre secondo questa vecchia leggenda, fu causato da un’invasione di formiche. Molto più verosimilmente il primo nucleo del paese sorse ai piedi del monte Difesa perché il luogo era ricco di acqua, essendo presenti in zona numerose sorgenti e un piccolo fiume.
Il primo documento che può dare una collocazione storiografica al paese è una piccola lapide di pietra con scritta in latino attualmente posta all’ingresso della navata laterale sinistra della Chiesa Madre di San Nicola, la quale ricorda la consacrazione della chiesa, recante la data del 1177. Il toponimo “Casaletto” deriva da “casale“. Infatti Casalecti, nel medioevo, era, insieme a Bactalearum (Battaglia) un casale delle terre di Tortorella. Oggi Casaletto Spartano è costituito dai due principali centri abitati che sono la vicina frazione Battaglia ed il Capoluogo, più tutta una serie di contrade rurali, circa un trentina, sparse su tutto il territorio che ha una superficie complessiva di oltre 70.17 km². Casaletto Spartano e Battaglia sono divise dal corso d’acqua Rio di Casaletto e collegate tra di loro con alcuni sentieri. Il luogo maggiormente rappresentativo di Casaletto, è senz’altro “Il Capello“. Tale località si inserisce in un complesso sorgitivo contraddistinto da un elevato valore ambientale. La località prende il nome dalla cascata “Capelli di Venere” la cui denominazione deriva dalla rigogliosa crescita della pianta Capelvenere. In prossimità del corso d’acqua si trova anche un mulino ben conservato e un vecchio rudere denominato “Sorgitore”, che consente la deviazione delle acque provenienti dalla sorgente che ha origine presso la località Melette, in modo che una parte delle acque alimentino il mulino e la restante parte vadano a finire nel fiume. Il Capello presenta anche tutta una serie di percorsi interni che consentono di visitare vari luoghi panoramici che il corso d’acqua crea lungo il suo tragitto. In passato, la necessità di collegamenti brevi fra i diversi centri abitati posti soprattutto in prossimità del Rio di Casaletto, ha portato alla nascita di una serie di sentieri che collegano le diverse contrade rurali fra di loro ed in particolare a Casaletto Spartano e la frazione Battaglia. Fra i più importanti vi è senz’altro quello religioso delle “Rocche“, ma anche il sentiero di “Cannati” e quello che collega in Capello con il mulino di “Felice Bello“. Sul territorio casalettano sono presenti numerose grotte carsiche, le principali sono quelle di Mariolomeo e quelle del Vottarino. Le grotte sono accessibili solo a persone esperte e solo per alcuni periodi dell’anno.